È Sophie Hediger la giovane morta ieri, lunedì, ad Arosa travolta da una valanga. Lo ha confermato con un comunicato stampa la federazione svizzera Swiss-Ski, annunciando la scomparsa dell’atleta 26enne che faceva parte della nazionale di snowboardcross.
“Siamo sconvolti e pensiamo alla famiglia di Sophie, a cui porgiamo le nostre più sincere condoglianze”, dichiara il direttore della federazione Walter Reusser, citato in un comunicato. “Per la famiglia di Swiss-Ski, la tragica morte di Sophie getta un’ombra scura sulle festività natalizie. Siamo immensamente tristi. Ricorderemo Sophie con affetto”, prosegue.
Sophie Hediger ha perso la vita “tragicamente, brutalmente e troppo presto”, sottolinea Swiss-Ski. Aveva ottenuto i suoi primi due podi in Coppa del Mondo durante la stagione 2023/24, il suo miglior risultato essendo un 2° posto a St. Moritz lo scorso gennaio durante la prova generale dei Mondiali 2025.
In accordo con la famiglia in lutto e il suo compagno, il difensore dell’Hockey Club Ambrì-Piotta Dario Wüthrich, Swiss-Ski non fornirà ulteriori informazioni sulla morte di Sophie Hediger e chiede di rispettare la privacy delle persone in lutto, scrive ancora la federazione. Un auspicio condiviso anche dal club leventinese, che in una nota ha espresso “sincere condoglianze e un forte abbraccio” al suo giocatore e alla famiglia della sua compagna.
La notizia inerente a un decesso nel comprensorio sciistico era stata resa nota in mattinata dalla polizia grigionese, senza menzionare l’identità della vittima. Il nome di Sophie Hediger è stato reso noto successivamente da Swiss-Ski.
La giovane, grigionese, era stata travolta e sepolta dalla neve verso le 13:15 di lunedì, mentre si trovava fuori dalla pista “Black Diamond” (chiusa in quel momento), accompagnata da un’altra persona che è riuscita ad allertare i soccorsi e si è messa alla ricerca della vittima. La donna è stata localizzata intorno alle 15:30 e infine recuperata dalla massa di neve. Le operazioni di rianimazione sono state vane, la 26enne era infatti già deceduta.
All’operazione di ricerca hanno partecipato i soccorritori del Club Alpino Svizzero (CAS), i cani da ricerca da valanga, la REGA, i dipendenti degli impianti della stazione di montagna Arosa-Lenzerheide, nonché la polizia alpina. La procura grigionese ha ora aperto un’inchiesta per accertare quanto accaduto.
Radiogiornale 12.30 del 24.12.2024
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Pericolo valanghe
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