Strappo al vertice della polizia cantonale grigionese. I contrasti, di cui erano filtrati segnali ad inizio maggio, sono sfociati mercoledì nell'annuncio che il vice comandante Gianfranco Albertini lascerà il corpo retico all'inizio del prossimo anno. All'origine della decisione "differenze contenutistiche e personali inconciliabili con il comandante" Walter Schlegel.
Il Governo si dice rammaricato di tale sviluppo e, tramite il presidente e direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, Peter Peyer, precisa che il vice comandante si dimetterà dalla sua funzione già quest'estate. Rimarrà però a disposizione a tempo determinato per progetti sovracantonali, nonché per la "pubblicazione e la formazione in lingua italiana del commento relativo alla legge sulla polizia del Cantone dei Grigioni". Una precisazione, quest'ultima, che mette indirettamente in rilievo come l'abbandono di Albertini rappresenti anche un problema per la rappresentatività italofona al vertice della polizia.
L'inconciliabilità che ha portato alle dimissioni non viene ulteriormente precisata. Nelle scorse settimane voci interne riconducevano l'ostilità tra il vice e il comandante a divergenze sulla questione dell'assunzione di stranieri con permesso C. Altri parlavano di incompatibilità caratteriali e comportamentali tra i due.
Con l'abbandono di Albertini, il Governo sottolinea che "la polizia cantonale perde una personalità qualificata con una reputazione nazionale". A tal proposito viene ricordato l'impegno del tenente colonnello nell'ambito dell'azione penale e delle questioni di polizia, che ha avuto effetto anche oltre i confini cantonali, nonché "per i sette anni prestati in qualità di giudice istruttore presso la Procura pubblica e per i 22 anni in veste di capo della polizia giudiziaria".
Notiziario 11.00 del 31.05.2023
RSI 31.05.2023, 11:00
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