Da ieri i test rapidi in farmacia sono a pagamento, ma non per tutti. Per alcune categorie restano a carico della Confederazione. E per evitare abusi in Ticino l'Ufficio del farmacista cantonale effettuerà dei controlli.
Lo ricordiamo: oltre ai test per sintomatici, anche quelli per alcune categorie restano a carico dello Stato. Si tratta dei minori di 16 anni, delle persone che non possono vaccinarsi per motivi medici o che sono in attesa della seconda dose di vaccino e delle persone che devono recarsi in una struttura di cura o socioassistenziale.
Quest'ultima categoria però - ha precisato anche il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini nella circolare inviata ieri alle farmacie - non riceverà un codice QR che permetterebbe l'accesso anche per esempio ad un ristorante.
Insomma, starà al farmacista o al medico che effettua il test stabilire quando un test rapido andrà fatturato alla Confederazione e quando al singolo cittadino. E quando darà diritto ad ottenere un codice QR.