Ticino e Grigioni

Ticino e Federali: i partiti scaldano i motori

Le varie formazioni politiche si focalizzano sul voto in autunno per il rinnovo del Parlamento federale. A che punto siamo?

  • 8 maggio 2023, 19:07
  • 20 novembre, 11:21
Le liste dei partiti per il voto del 22 ottobre saranno rese note fra la fine di maggio e la metà di giugno

Le liste dei partiti per il voto del 22 ottobre saranno rese note fra la fine di maggio e la metà di giugno

  • archivio tipress
Di: SEIDISERA/Pervin Kavakcioglu/ARi 

Archiviate le cantonali, i partiti ticinesi si concentrano ora sull'appuntamento alle urne del 22 ottobre. Nell'ottica delle Federali, le varie formazioni politiche si stanno già muovendo alla ricerca di candidati.

Proviamo allora a fare il punto della situazione. Va ricordato, anzitutto, che gli 8 parlamentari ticinesi uscenti si ripresentano e sono quindi 2 gli scranni vacanti: quello lasciato da Marina Carobbio agli Stati e quello di Marco Romano al Nazionale. Ora come ora i vertici dei partiti non intendono sbottonarsi su chi sarà nelle liste, che saranno comunque note fra la fine del mese e metà giugno. Quanto al termine ultimo per il deposito, la scadenza sarà per la data del 7 agosto. I primi che probabilmente usciranno allo scoperto sono i socialisti, che correranno in congiunzione con i Verdi con l'obiettivo minimo di mantenere i due seggi dell'area di sinistra al Nazionale, attualmente occupati da Bruno Storni e Greta Gysin: e ambedue i parlamentari uscenti hanno poi dato la loro disponibilità a candidarsi per gli Stati. L'idea di un terzo seggio alla Camera del popolo comunque c'è, benché si sia consapevoli che non sarà facile: la costellazione è del resto differente rispetto a 4 anni fa, rileva in proposito il copresidente del PS ticinese Fabrizio Sirica. Ma stavolta, ha aggiunto, in lista ci saranno, facendo tesoro delle critiche emerse dopo le cantonali, nomi forti ma soprattutto conosciuti.

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In Ticino si scaldano i motori in vista delle federali

SEIDISERA 08.05.2023, 18:21

  • Keystone

Ma come ci sta preparando fra i liberali-radicali e nel Centro? Il presidente del PLRT Alessandro Speziali è convinto che il lavoro della commissione cerca non sarà difficile. Circa gli obiettivi, il partito punta a mantenere i suoi 2 seggi al Nazionale, ora occupati da Alex Farinelli e Rocco Cattaneo, e a riconquistare lo scranno agli Stati perduto nel 2019. Di certo Speziali non sarà in lista: intende infatti, come indicato alla RSI, focalizzarsi sulla trasformazione del partito cantonale. I centristi invece, tramontato il tentativo di una nuova congiunzione col PLRT, puntano a conservare i loro 2 seggi al Nazionali, ben consapevoli che fa gola a molti quello lasciato da Marco Romano. Se poi riuscissero a conquistare un seggio anche agli Stati, ciò rappresenterebbe la ciliegina sulla torta, ci ha detto il loro presidente Fiorenzo Dadò. Si sta quindi affinando una strategia per una lista più forte possibile.

Ma il seggio di Romano fa evidentemente gola anche alla destra. Piero Marchesi non l'ha nascosto troppo, visto come andò 4 anni fa; anche se, ci ha detto, preferirebbe sottrarlo al PS. Uno degli obiettivi di Lega e UDC consiste infatti nel riprendersi il terzo seggio alla Camera del popolo. Marchesi e il leghista Lorenzo Quadri si ripresentano agli elettori, mentre è blindata la ricandidatura agli Stati di Marco Chiesa in ragione dell'accordo stabilito in caso di rielezione dei due consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali. Quanto alla Lega, come ammette la portavoce Sabrina Aldi, non sarà facile comporre la lista: gli obiettivi sono però gli stessi dei democentristi.

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