A sei mesi dalle ultime elezioni federali, ben 26 consiglieri nazionali hanno deciso di lasciare la Camera del popolo: più di un ottavo. Agli Stati invece, si ritirano otto dei 46 consiglieri.
Nella Camera bassa, undici dei 55 consiglieri nazionali UDC hanno annunciato che non si ricandideranno, e lo stesso vale per sei dei 39 rappresentanti del PS, quattro dei 31 del Centro e cinque dei 29 del PLR. Nessuna partenza è stata invece annunciata per i Verdi e i Verdi liberali, che contano rispettivamente 30 e 16 seggi. I due partiti avevano avuto grande successo recentemente, nelle elezioni del 2019: i loro deputati sono al loro posto da meno tempo rispetto a quelli di altri partiti.
Al Consiglio degli Stati, solo il Centro non annuncia alcuna partenza tra i 14 uscenti. Tutti gli altri cercano sostituti e la sfida si preannuncia ardua per i socialisti.
Il PS contava otto eletti alla Camera dei Cantoni alla fine dello scorso anno. Tuttavia, Paul Rechsteiner (SG) ha lasciato il seggio alla fine della sessione invernale e il partito dovrà difendere il posto il prossimo 30 aprile, al secondo turno elettorale contro l'UDC Ester Friedli, arrivata largamente in testa alla prima tornata. In Ticino è invece vacante il seggio di Marina Carobbio Guscetti.
L'UDC registra invece due partenze su sei, il PLR tre su dodici. Il rinnovo del Consiglio degli Stati dovrebbe globalmente essere meno importante rispetto al 2019 quando 19 uscenti su 46 non si erano ripresentati, mentre altri tre non erano stati rieletti.
Il "no" a elezioni suppletive fa dibattere
Il Quotidiano 07.04.2023, 19:00