Giovedì mattina in Ticino si è presentata alla stampa una nuova associazione giovanile. Si chiama Tivent, il presidente - pensate - ha solo 16 anni. E ha lo scopo di promuovere feste, concerti e appuntamenti dedicati soprattutto ai ragazzi tra i 16 e i 20 anni o poco più.
“Se vuoi andare a divertirti spesso devi spendere dei soldi. Allora vai al parco, che però è nel centro abitato. Fai casino e arriva la polizia. Poi la polizia ti sgrida o ti dà la multa”, spiega Mattia Faccoli, presidente di Tivent. E dalle sue parole si capisce che non è facile avere 16 anni in Ticino, perché non c’è molto da fare. “Vogliamo essere l’esempio. Mostrare che fare... può anche essere divertente”, spiega ai microfoni di SEIDISERA della RSI un altro membro di Tivent.
L’associazione in futuro vorrebbe chiedere aiuto alle autorità cantonali in base alla legge giovani. “Sicuramente quello degli spazi per i giovani è un tema reale in Ticino perché non c’è grandissima offerta né dai privati, né dai comuni, per esempio per fare musica”, afferma il capo ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e per i giovani Marco Galli.
Se per i più piccoli una certa offerta sembra esserci, per quelli che hanno qualche anno in più le proposte ci sono, il problema sembra stare nella fascia intermedia. “C’è un problema di tolleranza. Ed è chiaro che se alle 22 e 5 minuti si telefona in polizia per fare smettere ogni rumore è chiaro che è complicato. Si tratta di trovare un equilibrio, individuando degli spazi che i comuni possono mettere a disposizione dei giovani. E alcuni comuni va detto che già lo fanno. I giovani poi devono auto-organizzarsi. Benvenga dunque questo associazionismo di cultura indipendente. Sono realtà che vanno sostenute”, conclude Galli.