E' terminato mercoledì al tribunale di Como con sei condanne, per complessivi 19 anni di carcere, e due assoluzioni, nei confronti di otto imputati - quattro dei quali residenti in Ticino - accusati di usura ed estorsione, il processo nei confronti di cambisti che, arrestati nel luglio 2010, prestavano soldi a giocatori dei casinò di Campione d'Italia e Lugano al tasso del 5’000 percento su base annua.
La condanna più pesante, sei anni e 8 mesi è stata inflitta ad un 60enne campano, residente a Gentilino, responsabile di un ufficio cambi di Campione.
Sono state condannate, tutte a 2 anni e 8 mesi, tre sorelle, figlie un 75enne pugliese, capo dell'organizzazione, residente a Breganzona che è deceduto nel 2013. Una sessantina i clienti identificati, imprenditori e liberi professionisti, una ventina dei quali ticinesi. Il giro d'affari era di 300’000 euro a settimana.
CSI/redMM
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