Un importante passo avanti è stato fatto oggi, martedì, nella cosiddetta “lotta fra caseifici”: una vicenda, ricordiamo, che concerne il progetto di un nuovo caseificio in Val di Blenio che è bloccato, da oltre un anno, a seguito di un ricorso presentato dal Caseificio del Gottardo.
Ebbene, questo ricorso è ora pronto per essere ritirato. Ma per capire meglio i contorni della querelle facciamo qualche passo indietro. Tutto prese le mosse nel 2010 con la nascita del progetto Blenio Plus, incentrato appunto sulla creazione di un caseificio in Val di Blenio. Il progetto ottenne due anni fa il via libera dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). Ma tutto in seguito si fermò dopo un ricorso al Consiglio di Stato presentato dal Caseificio del Gottardo, il quale denunciò una concorrenza sleale alla luce dei finanziamenti statali destinati al nuovo caseificio. A complicare ulteriormente le cose intervenne anche la chiusura della LATI, a metà 2024, con la conseguente e grave crisi fra i produttori ticinesi di latte.
Ora, però, qualcosa si è sbloccato. Il Caseificio del Gottardo ha infatti incontrato i vertici della Sezione cantonale dell’agricoltura, presentando alcune proposte. Il Cantone le ha accettate e si attende ora che diano la propria approvazione anche le altre parti in causa, ossia Blenio Plus e e la Federazione ticinese dei produttori di latte (FTPL).
“Abbiamo segnalato quelle che erano le nostre preoccupazioni “ sull’intero “mercato di produzione del formaggio in Ticino” e “abbiamo indicato quelli che secondo noi sono o dovrebbero essere dei correttivi” per regolamentare questa produzione e “agevolare anche il mercato nell’assorbimento della produzione”, spiega ai microfoni di SEIDISERA Davide Mottis, presidente del consiglio d’amministrazione del Caseificio del Gottardo. Ora, nella misura in cui queste linee guida verranno “accettate anche dagli altri attori, noi abbiamo confermato e confermiamo la disponibilità a ritirare il ricorso”. Il tutto nell’ottica di una soluzione “che sia però nell’interesse non solo del Caseificio del Gottardo, ma anche dei vari caseifici medio-piccoli della Val di Blenio” e anche “indirettamente dei produttori di latte”, afferma Mottis.
Contattati dalla RSI, anche Luigi Arcioni, presidente della Società agricola bleniese (che ha promosso Blenio Plus) e Valerio Amorosi, presidente della FTPL hanno confermato di valutare questa comunicazione come un passo avanti. Ci sono ancora aspetti da chiarire, ma l’impressione è che presto si potrà arrivare ad un accordo.