"Colpevole, signor giudice"

Justin Bieber ha ammesso di essere colpevole di condotta pericolosa e di aver resistito all’arresto. La pop star canadese era infatti stato pizzicato durante una corsa selvaggia a bordo di una Lamborghini in gennaio a Miami.

Ma se il giovane, notoriamente arrogante e pieno di sé, ha ammesso l’errore, non è certo per un sano pentimento. Grazie a questa dichiarazione, infatti, il procuratore ha lasciato cadere l’accusa di guida in stato di ebbrezza o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti, che avrebbero potuto, star o no, trascinarlo in prigione.

Bieber, che si era sempre dichiarato innocente, ha capitolato, è vero, ma quelle parole non sono uscite dalla sua bocca milionaria. Il cantante non era presente all’udienza, ha accettato quindi la sua colpevolezza tramite il suo avvocato. Nei prossimi mesi dovrà seguire 12 ore di corsi per imparare a controllare la rabbia, e donare 45'000 franchi a una qualunque opera caritativa. L’ormai 20enne avrebbe già donato la somma a un’associazione locale impegnata nella tutela dei bambini, secondo il suo legale.

Pian piano, la star più amata dalle ragazzine sta chiudendo i suoi conti con la giustizia statunitense. Diversa invece la situazione nel suo paese natale, dove è accusato di aver aggredito un autista che lo stava riaccompagnando in limousine.

ATS/AFP/FrCa