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La SSR e il settore cinematografico concludono un nuovo «Pacte de l’audiovisuel»

  • 8 agosto 2023, 09:41
Pacte de l'audiovisuel

La SSR rafforza il suo importante sostegno a favore del cinema svizzero, portando a 34 milioni di franchi all’anno i propri investimenti nel quadro del «Pacte de l’audiovisuel». L’accordo in materia di coproduzione tra la SSR e il settore cinematografico indipendente, concluso a pochi giorni dall’inizio del Locarno Film Festival, entra in vigore il 1° gennaio 2024 e vale fino a tutto il 2027.

Le trattative riguardanti il nuovo «Pacte de l’audiovisuel», l’accordo in materia di coproduzione tra la SSR e il settore cinematografico privato, erano iniziate a gennaio 2023 in occasione delle Giornate del cinema di Soletta. Il patto definisce le condizioni quadro per le produzioni realizzate congiuntamente dalla SSR e da produttrici e produttori indipendenti privati.

Aumento dei budget

Il budget complessivo aumenta di 1,5 milioni di franchi e si attesta a 34 milioni di franchi all’anno. La SSR reagisce così al rincaro e ai costi crescenti delle produzioni cinematografiche. In tale contesto, il sostegno a favore dei film per il cinema passa da 9 a 10 milioni di franchi e quello per i film di animazione da 1 a 2 milioni di franchi.

Rafforzamento dei diritti riguardanti la diffusione in streaming

Vengono inoltre ridefiniti i diritti di utilizzazione: le produttrici e i produttori hanno ora la possibilità di commercializzare i film di finzione e i documentari rispettivamente per 18 e 12 mesi, prima che siano diffusi sulle reti della piattaforma SSR. In cambio, successivamente, i film sono messi contemporaneamente a disposizione anche su Play Suisse, la piattaforma streaming della SSR. Per quanto riguarda le serie, vengono ulteriormente estesi i diritti riguardanti la diffusione in streaming. La SSR dispone ora dei diritti per 18 mesi. Come in precedenza, le serie (in primis di finzione, ma anche documentaristiche) restano disponibili in esclusiva per sei mesi su Play Suisse.

Il nuovo patto disciplina anche la collaborazione con piattaforme terze. I partner si adeguano in questo modo all’obbligo di investimento che entrerà in vigore il 1 gennaio 2024 («legge Netflix»).

Accordo maggiormente focalizzato sulla sostenibilità delle produzioni

Tramite il nuovo patto, le parti si impegnano a favore di modalità di produzione più sostenibili («green filming»). In quest’ottica, sono considerati prioritari la costruzione di competenze (calcolatore di CO2, «best practices», addetta/addetto alla sostenibilità nello staff di produzione ecc.), l’impegno volontario delle produttrici e dei produttori a rispettare standard ecologici minimi per i progetti di film di maggiori dimensioni nonché le iniziative di sensibilizzazione.

Remunerazione adeguata dei diritti d'autore

La SSR riconosce inoltre in modo esplicito il lavoro delle autrici e degli autori. I partner ritengono che le modalità di commercializzazione cambieranno ulteriormente sulla spinta delle offerte web-only. La SSR ribadisce comunque di voler continuare a retribuire in modo equo i diritti d’autore. Viene inoltre istituito un gruppo di lavoro chiamato a definire nuove regole in vista del prossimo accordo (dal 2028).

Il nuovo patto approfondisce anche il tema della manodopera specializzata. La SSR sostiene il settore con misure quali la divulgazione dei profili professionali in ambito cinematografico, il perfezionamento professionale e la comunicazione in materia.

Circa un terzo dei mezzi sono messi a disposizione dalla SSR

La SSR resta la più importante e maggiore coproduttrice della Svizzera. Il volume di produzioni svizzere ammonta complessivamente a circa 150 milioni di franchi all’anno. Con il «Pacte de l’audiovisuel» e gli ulteriori mezzi investiti nella produzione di serie, la quota della SSR raggiunge i 50 milioni di franchi, ossia un terzo del volume annuo a livello nazionale.

Espansione delle serie svizzere su iniziativa della SSR e con il coinvolgimento di produttrici e produttori indipendenti

Dal 2020 la SSR ha continuamente sviluppato la produzione di serie in tutte le regioni e nelle quattro lingue nazionali. Nell’anno in corso o al più tardi all’inizio del 2024 saranno lanciate le nuove serie seguenti: «Delits Mineurs» (RTS), «Les Indociles» (RTS), «Tschugger 3» (SRF), «Davos» (SRF), «Alter Ego» (RSI) e «L’ultim Rumantsch» (RTR). La SSR arriva così a coprodurre sei o sette serie di finzione all’anno. Anche le serie di documentari sono però molto apprezzate e guadagnano in importanza: dopo «La Fraternité» e «The Pressure Game - Nel cuore della Nazionale svizzera» nel 2023, è attualmente in produzione «Le Cirque blanc», una serie in quattro puntate dedicata alla squadra svizzera di sci.

Il direttore generale della SSR, Gilles Marchand, a proposito della conclusione del nuovo «Pacte de l’audiovisuel»: «Con questo nuovo patto, la SSR conferma le sue priorità. Il film svolge un ruolo centrale nell’espressione delle nostre identità svizzere. È essenziale per la Svizzera garantire una produzione nazionale, dato che i film, siano essi documentari o di finzione, raccontano le nostre realtà in modo complementare all’informazione. La dimensione del mercato svizzero non permette di finanziare interamente questa produzione tramite ricavi commerciali. È quindi importante che la SSR assuma le proprie responsabilità in questo ambito e contribuisca, insieme alla produzione indipendente, ad assicurare lo sviluppo di questa industria creativa».

Quattro domande a Bakel Walden, Direttore Sviluppo e Offerta SSR, e Sven Wälti, Responsabile film SSR

Bakel, come si inserisce il nuovo Pacte de l’audiovisuel all’interno della strategia contenuti e distribuzione della SSR?

Raggiungere in modo ottimale tutti i nostri gruppi target rappresenta una sfida sempre più impegnativa. La diffusione lineare rimane rilevante, ma la fruizione in streaming continua ad aumentare. È quindi importante produrre contenuti adeguati per questo canale di distribuzione, sviluppare piattaforme competitive e chiarire temi chiave come la questione dei diritti. Si tratta di aspetti che intendiamo sviluppare in collaborazione con il settore cinematografico. In tale contesto, il nuovo Pacte de l’audiovisuel è un tassello importante per la riuscita della strategia.

Come è stato possibile concludere i negoziati dopo solo cinque incontri?

In realtà, la celerità ha sorpreso positivamente tutte le parti coinvolte. Nei precedenti negoziati, abbiamo avuto bisogno di un semestre in più. Tuttavia, l’ultimo Pacte de l’audiovisuel ha gettato solide basi per nuove tematiche, come i diritti inerenti alla distribuzione in streaming, sulle quali abbiamo potuto lavorare. Un altro elemento importante è la buona collaborazione con le regioni e la Direzione generale per i progetti di film e serie, nonché per Play Suisse. Si sono così instaurati contatti preziosi che hanno permesso di discutere in modo rapido e costruttivo anche i punti più difficili e di trovare soluzioni condivise.

Sven, cosa cambierà per la SSR in termini di utilizzo dei diritti?

Per la diffusione lineare rimane tutto invariato, mentre siamo riusciti ad ampliare ulteriormente i diritti per lo streaming. Ora per le produzioni destinate alla TV abbiamo i diritti per 18 mesi, senza retribuzioni supplementari: come in precedenza disponiamo dei diritti in esclusiva per i primi 6 mesi durante i quali i contenuti potranno essere diffusi solo dalla SSR. Per quanto concerne i film cinematografici, accordiamo alle produttrici e ai produttori un periodo di esclusiva di 18 mesi per i film di finzione e di 12 mesi per i documentari. Successivamente abbiamo la possibilità di diffondere i film sui canali lineari e di proporli, al contempo, su Play Suisse.

Come ha collaborato la delegazione SSR per il nuovo Pacte de l’audiovisuel?

Prima dei negoziati abbiamo sempre svolto un incontro con le associazioni per un colloquio preliminare. Tale coordinamento è stato fondamentale: essere sulla stessa lunghezza d’onda è stato un elemento decisivo per il successo dei negoziati. Il gioco di squadra con le esperte e gli esperti da tutte le regioni ha funzionato perfettamente. Abbiamo così potuto gettare eccellenti basi per i prossimi quattro anni.

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