Di Gian Luca Verga
Si annuncia un mese a dir poco scintillante e generoso di doni quello che ha in serbo Rete Due nell’avvicinarsi alle festività. Perché il dono è sostanzialmente un atto di ossequio ai sentimenti, contrastanti nel momento storico che stiamo attraversando, e con una certa fatica. Ma altresì sappiamo che l’espressione artistica, la musica nella fattispecie è spesso unguento benefico per l’anima. Un balsamo che ha facoltà di lenire quegli stati d’animo negativi che purtroppo l’attualità genera puntualmente. Ed è anche per questo che oltre alla programmazione giornaliera Rete Due ha in serbo un cartellone di eventi pubblici di qualità; e soprattutto capace di incrociare le passioni del grande pubblico. Passioni diversificate per gusti e interessi ma sempre nel nome dell’espressione musicale di qualità.
Dal jazz all’opera, dalla canzone d’autore al folk all’incontro tra la musica e le parole saranno la spina vertebrale degli eventi pubblici distribuiti tra l’Auditorio, lo Studio 2 e la sede dell’associazione “Jazz in Bess” di Lugano. Ma precediamo con ordine!
Il sipario lo alziamo rendendo omaggio a un’icona del ‘900: Edith Piaf, “la Môme”, il passerotto” della canzone francese che seppur scomparsa 60 anni fa la sua luce brilla ancora nel firmamento nella storia della canzone del ‘900. A renderle omaggio “Musica viva” ha invitato il 5 dicembre il sestetto della strepitosa Cristina Zavalloni. Artista di vaglia, pluripremiata ovunque, la talentuosa vocalist proporrà un tributo in chiave jazz, offrendo cioè arrangiamenti sorprendenti dei classici immortali della Piaf.
Pochi giorni, il 7 dicembre per la precisione, ed è tempo de “La sera della prima” un appuntamento consolidato e molto apprezzato dell’offerta di Rete Due che in collaborazione con La 2 idealmente accompagna il pubblico alla prima della Scala! Dalle 17:45 il palcoscenico del prestigioso teatro meneghino ospita il “Don Carlo” di Giuseppe Verdi, opera che il m° Riccardo Chailly ha scelto per inaugurare la stagione 2023/24. Rivivranno dunque le tragiche vicende che animarono la corte spagnola di Filippo II, e che ispirarono la pièce di F. Schiller da cui venne tratto il libretto per l’opera del maestro di Busseto.
La RSI come vuol tradizione offre la diretta radiotelevisiva dell’evento con la presentazione e il commento di Davide Fersini e Giovanni Conti e il loro parterre di ospiti. Rilevante la possibilità di vivere l’evento in due sale cinematografiche della regione quali il Lux art house di Massagno e il Palacinema di Locarno
Al jazz è affidata la sera del 9 dicembre: un doppio appuntamento offerto dalla rassegna “Tra jazz e nuove musiche” in scena nella storica sede di Jazz in Bess.
Sul palcoscenico in apertura il trio di Giulio Granati al pianoforte coadiuvato da Antonio Cervellino al contrabbasso e Francesco D’Auria alla batteria presentano “Dreams and other”, ovvero il nuovo e avvincente progetto artistico grazie a cui il leader manifesta il suo lirico pianismo. A seguire il sestetto anglo-svizzero dei MoonMot anch’esso lieto di proporre in prima assoluta il nuovo album “350 Million Herring”. Registrato proprio negli studi della RSI mostra un linguaggio nuovo ancorato però alla tradizione jazzistica.
La RSI come sappiamo è sensibile alla grande canzone d’autore, una delle colonne portanti della programmazione di Rete Due. E dopo i recenti omaggi a Giorgio Gaber, Lucio Dalla ed Enzo Jannacci non poteva mancare quello a un artista che avrebbe compiuto 90 anni nel 2023: Sergio Endrigo, “l’artista gentiluomo”, autore e interprete tra i più raffinati e intensi della canzone d’autore italiana di cui, ancora oggi è tra le colonne portanti.
Nato a Pola nel giugno del ‘33, quando la città era ancora italiana, Endrigo nei primi anni macina un’intensa gavetta tra locali e piano bar fino all’incontro con Nanni Ricordi che affascinato dalla scrittura e dal timbro dell’artista istriano, gli cambia la vita cogliendone l’universo poetico già “in nuce”, e che aiuterà a manifestare compiutamente sull’arco dei successivi decenni.
Amato all’estero, in Brasile soprattutto, Endrigo nella sua intensa carriera tra luci ed ombre ha collaborato anche con differenti autori e intellettuali (da Vinicius De Moraes a Pasolini passando per Gianni Rodari) scrivendo canzoni straordinarie, vere e proprie pietre miliari che hanno avuto la forza di attraversare lo spazio ed il tempo intrigando più di una generazione. L’appuntamento con l’omaggio a Sergio Endrigo, presentato da Gian Luca Verga, è annunciato domenica 10 dicembre, Auditorio S. Molo, dalle 18:00.
Che la musica popolare goda di ottima salute, che incontri il gradimento di un pubblico vasto ed eterogeneo è un dato di fatto, anche alla luce del successo raccolto dalla Festa federale dello scorso settembre a Bellinzona. Ed è un canzoniere davvero adeguato a raccontare l’imminente Natività. Per cui il 12 dicembre allo Studio 2 si rinnova l’appuntamento con la musica popolare grazie alla presenza di tre ensemble distribuiti tra il centro Italia e la Svizzera italiana. Tre proposte suggestive e di grande qualità e contenuti a partire dal prestigioso duo Placida Staro, una vera e propria istituzione coadiuvata da Riccardo Tomba polistrumentista di grandi talenti.
Il testimone successivamente passerà a Stefano Valla e Daniele Scurati. Eredi del repertorio musicale tradizionale legato al piffero, oboe popolare e alla fisarmonica, strumenti che riportano in vita le tradizioni storiche e culturali della terra di cui i due musicisti sono originari, ovvero la regione delle “Quattro province” negli Appennini settentrionali. Il sigillo sulla serata lo apporranno gli storici Vent Negru di Mauro Garbani (voce, organetti, chitarra, piva e ocarina) e Esther Rietschin (voce, sax contralto e soprano, fisarmonica cromatica, flauti, piva, ocarina e percussioni). Gradito ospite come spesso accade il giovane e apprezzato musicista e cantautore luganese Mattia Mirenda (voce, chitarra, organetti, mandolino, handpan “Blesspan”).
Questo intenso filotto di avvincenti eventi musicali a 360° si concludono con un incontro tra musica e parole che avrà quale protagonista Pippo Pollina. L’apprezzato cantautore siciliano residente da trent’anni a Zurigo che vanta un ampio seguito oltre che in Svizzera in Austria, Germania e Italia per la qualità della sua poetica, giunge al suo esordio nella narrativa con “L’altro”, romanzo che riflette la sua stessa avventurosa vita proposta anche quale ponte tra mondi diversi. Un romanzo già pubblicato in lingua tedesca ( i numeri relativi alle vendite sono a dir poco sorprendenti!) che l’artista racconterà sollecitato da Gian Luca Verga il 15 dicembre allo Studio 2 della RSI.