“Fa male”. Questo è ciò che prova un giovane che ha dovuto ingoiare il boccone amaro della maggiore età. Sì, perché invece della tanto attesa indipendenza, ha ottenuto un’inaspettata dipendenza… dai debiti. Precetti e pignoramenti scoperti quando ha compiuto 18 anni e di cui non sapeva nulla.
Debiti contratti dai genitori a nome dei loro figli minorenni e nonostante ciò permessi dall’attuale sistema. Gli uffici di esecuzioni e fallimenti del Cantone non fanno da filtro, le grandi ditte come Swisscom hanno regole interne che permettono di rendere vincolante la firma di un bambino e le casse malati impiegano mesi e mesi per risolvere una situazione di doppia affiliazione che provoca, anche questa, dei debiti.
E’ quello che è successo a Anna che si è ritrovata sommersa dai debiti contratti dalla madre. I primi già a partire dagli 11 anni con tanto di attestati di carenza beni emessi a suo nome non appena è diventata maggiorenne. Un caso che non è isolato. Insomma i figli pagano per le colpe dei genitori. Giovani che, una volta scoperta l’amara realtà, si ritrovano a combattere contro i debiti e rischiano di venirne travolti.
E così si rivolgono a Patti chiari per raccontare la loro odissea, che vi raccontiamo in quest'inchiesta.
Patti chiari del 26.09.2014: "18enni indebitati" di Resy Canonica e Fabio Pellegrinelli
RSI Inchieste andate in onda 29.09.2014, 13:27
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