Carne secca col doppio passaporto...

Bündnerfleisch, e chi non la conosce? La carne secca grigionese fa parte della tradizione culinaria svizzera e si è fatta conoscere e apprezzare dentro e fuori la Svizzera. Da anni è protetta da un marchio, quello che garantisce, aperte virgolette, l’IGP, ovvero l’indicazione geografica protetta.

Perché le virgolette? Perché c’è IGP e IGP. Per esempio, mentre per fare la carne secca dei grigioni a marchio IGP, può essere utilizzata anche carne non svizzera, la carne secca vallesana, per ottenere lo stesso marchio, deve essere fatta con carne proveniente da animali nati, cresciuti e macellati in Svizzera.

Senza contare poi che in questo ambito anche la geografia non è sempre una scienza esatta… Non ci credete? Ve lo mostriamo in questo servizio, che svela anche i segreti della confezione delle carni secche e mettendo a confronto Grigioni e Vallese.

Grazie all’aiuto di quattro degustatori abbiamo anche voluto capire quale carne secca comprare. Perché, come sempre, la più cara non è necessariamente la migliore. Anzi! Dal nostro test la migliore non è affatto la più cara.

Per sapere come si sono posizionate le altre 8 carni secche degustate e per capire perché ha vinto proprio la Prix Garantie di Coop, ecco il video del nostro test.

Prese di posizione

L’Associazione dei Chimici Cantonali Svizzeri ha divulgato, in data 28.1.2016, un comunicato stampa in merito alle denominazioni, indicazioni e designazioni “DOP”, “IGP”, “Montagna” e “Alpe” utilizzate ancora troppo spesso in modo non conforme.

Ecco il documento elaborato dal Laboratorio Cantonale Ticinese e pubblicato sul loro sito: http://www4.ti.ch/fileadmin/DSS/DSP/LC/Newsletter/2016/Newsletter_52.htm

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