Lo hanno definito uno tsunami. La rinuncia della banca centrale svizzera di abbandonare il tasso fisso di cambio con l’euro avrà conseguenze sull’economia svizzera. Ancor di più in realtà di frontiera, come il Ticino. Da domani fare la spesa in Italia costerà ancora meno. La conseguenza è quella che tutti si aspettano: il turismo degli acquisti oltrefrontiera potrebbe diventare ancora più importante.
Patti chiari aveva monitorato i prezzi tra Italia e Svizzera nel 2011, dopo l’introduzione del tasso di cambio fisso, evidenziando già allora differenze di prezzo notevoli, soprattutto su frutta, verdura e carne: fino al 71% in meno in Italia. Che succederà sabato, quando i ticinesi dovranno decidere dove andare a fare la spesa, con un cambio euro-franco che si muoverà attorno alla parità: 1 euro per 1 franco?
Come reagiranno i negozi svizzeri, che in questi anni messi sotto pressione hanno sì abbassato i prezzi, ma troppo poco e troppo tardi? Continueranno a farci pagare prodotti importati dall’Unione europea a prezzi inspiegabilmente alti, come è successo finora?
Patti chiari fa il punto della situazione, andando a fare la spesa oltre frontiera col nuovo cambio, quello di venerdì mattina, e vi racconta i retroscena di una decisione che potrebbe sconvolgere le abitudini di consumatori e dettaglianti con gli ospiti in studio: Enzo Lucibello (Ass. grandi distributori Ticino), Antoine Casabianca (Ass. consumatori Svizzera italiana) e Amalia Mirante (economista).
Patti chiari del 16.01.2015: "Col franco forte in tasca"
RSI Inchieste andate in onda 17.01.2015, 12:54
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