Lo sapevate? Gli oli vegetali, e non solo quello di palma, sono utilizzati nella produzione di biscotti, chips, merendine industriali e… latte in polvere. Ebbene sì. Fanno parte degli ingredienti dell’unico alimento di cui si nutrono per diversi mesi i neonati che non possono venir allattati dalla loro mamma. Ma c’è un problema. Durante la produzione gli oli vegetali vengono raffinati ad alte temperature. Una procedura che può provocare la formazione di contaminanti tossici.
A dare l’allarme è l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Un recente studio effettuato sugli animali ha evidenziato che queste sostanze possono essere addirittura cancerogene. E le industrie produttrici cosa dicono? Promettono di correre ai ripari. E le autorità sanitarie che fanno? Intanto anche i neonati, già dai loro primi pasti, non sono risparmiati da pratiche industriali controverse e preoccupanti.

"Mamma, che latte!" di Karin Gfroerer (Patti chiari, 28.10.2016)
RSI Inchieste andate in onda 28.10.2016, 23:20
Le autorità di controllo hanno fissato dosi giornaliere tollerabili per chilo corporeo. Soglie di sicurezza però che i bambini molto piccoli, che pesano poco e che si nutrono esclusivamente di latte in polvere, rischiano di superare. Ma tra questi contaminanti ve n’è uno che addirittura, secondo l’EFSA, dovrebbe essere bandito da questi prodoti. E allora il latte in polvere è sicuro?
Un test effettuato in un laboratorio specializzato su quattro marche di latte artificiale fra le più vendute in Svizzera, rilancia le preoccupazioni.
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NOTA DELLA REDAZIONE
Alla luce di quanto emerso dal comunicato dell’Autorità europea sulla sicurezza alimentare, le sostanze che si sviluppano nella lavorazione del latte sarebbero da evitare, ma va anche detto che finora non sono stati segnalati problemi di salute nei bambini.
In questo senso le autorità pur mettendo in luce questo aspetto negativo, sottolineano anche che il latte in polvere ha altri vantaggi, che messi sulla bilancia dei pro e contro portano alla conclusione che, in mancanza di alternative, si deve continuare a utilizzarli.