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Salute nel piatto: chi è allergico alla trasparenza?

Puntata del 22.3.24 - Nutri-Score: lo strumento per ridurre sale, grassi e zuccheri c’è, ma molti lo combattono

  • 22.03.2024, 21:30
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Di: Michele Rauch, Remy Storni  

È “guerra” in Europa e in Svizzera contro il Nutri-Score, l’etichetta intuitiva che orienta verso scelte più salutari

Un anno fa la diagnosi della pediatra: Noelle, 5 anni, ha superato la soglia dell’obesità. “Un verdetto che mi ha fatto sobbalzare”, ricorda a Patti chiari mamma Daniela. Da quel giorno, il cambiamento di rotta per Noelle è stato drastico: bibite zuccherate, cioccolata e dolci solo in rare occasioni, più frutta fresca. E ai pasti, porzioni più piccole. La svolta ha dato i suoi frutti. Negli ultimi 12 mesi, Noelle è cresciuta di 6 centimetri e nonostante questo ha perso quasi 2 chili.

In Svizzera, 4 persone su 10 sono in sovrappeso, mentre negli ultimi 30 anni la quota di obesi è più che raddoppiata, dal 5,5 % al 12% della popolazione. Sovrappeso e obesità sono fattori di rischio per molte malattie (cardiovascolari, diabete e tumori), con importanti ripercussioni sociali e finanziarie. Si stima che il costo diretto delle malattie provocate da sovrappeso e obesità superi i 6 miliardi di franchi all’anno, il 7% del totale dei costi della salute.

Zuccheri, grassi e sale: lo strumento per limitarli c’è, ma in tanti lo combattono

La principale causa del sovrappeso è un’alimentazione squilibrata con troppi zuccheri, troppi grassi e troppo sale. Da alcuni anni, un’etichetta semplice e intuitiva posta sulle confezioni degli alimenti promette di aiutarci a mangiare in modo più salutare. Si chiama Nutri-Score e funziona secondo la logica del semaforo: colore verde (abbinato alle lettere A o B) per gli alimenti che non richiedono grandi precauzioni. Colore arancione e rosso abbinato alle lettere D ed E per quelli che vanno consumati con moderazione. Proprio perché contengono molti grassi, zuccheri o sale.

Il Nutri-Score è stato creato dalle autorità sanitarie francesi. Dal 2019 è sostenuto e promosso dalla Confederazione, ma non è obbligatorio: sono i produttori a decidere se applicarlo o meno sugli imballaggi. Tra chi ha deciso di farlo spiccano i nomi di Nestlé e di Migros, che lo metterà su tutti gli alimenti di marca propria entro il 2025.

Fuoco di sbarramento da produttori e politici

Negli ultimi tempi, sul Nutri-Score si è però è scatenata una feroce battaglia. Prima in Europa e negli ultimi mesi anche in Svizzera. L’etichetta nutrizionale semplificata si è fatta numerosi nemici, tra produttori e politici. Le sue colpe? Sarebbe semplicistica e fuorviante, perché penalizzerebbe molti alimenti tradizionali. Obiezioni e critiche che hanno fatto breccia all’assemblea federale: prima il Consiglio degli Stati e pochi giorni fa anche il Consiglio nazionale hanno approvato una mozione che punta a mettere i bastoni tra le ruote al Nutri-Score. Una conferma, insomma, che alla maggioranza dei politici certe forme di prevenzione non piacciono: di recente è stata affossata anche la proposta di limitare per legge gli zuccheri nelle bibite e nei cibi industriali. La Confederazione si affida alla buona volontà dei produttori, con i quali è stata ad esempio concordata una riduzione del 10% degli zuccheri delle bibite dolci entro la fine di quest’anno. Progressi modesti e troppo lenti, obiettano da parte loro le associazioni dei consumatori e molti medici.

Un link di informazione sul Nutri-Score dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare.

CARTINA NUTRISCORE - EUROPA

Prese di posizione:

  • Presa di posizione - MIGROS
  • Presa di posizione - COOP
  • Presa di posizione - MANOR
  • Presa di posizione - DENNER
  • Presa di posizione - ALDI
  • Presa di posizione - LIDL

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