I pompieri polacchi hanno dichiarato sabato di aver ormai recuperato 160 tonnellate di pesci morti dal fiume Oder, che attraversa Germania e Polonia, e da un fiume vicino, il Ner. La causa dello sterminio di pesci non è ancora stata determinata, ma sono state avanzate diverse ipotesi. Le autorità polacche hanno suggerito l'azione di sostanze chimiche o di alghe.
Rifiuti o alghe?
"Enormi quantità di rifiuti chimici sono state probabilmente scaricate nel fiume con piena consapevolezza dei rischi e delle conseguenze", ha dichiarato la scorsa settimana il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Il Ministro dell'Ambiente polacco Anna Moskwa ha poi però dichiarato martedì che "nessuno dei campioni analizzati finora ha mostrato sostanze tossiche".
Secondo il ministro, il governo sta esplorando anche le possibili cause naturali, tra cui un'eccessiva concentrazione di inquinanti e sale causata dai bassi livelli dell'acqua e dalle temperature molto elevate. E una terza possibilità: lo scarico di acque reflue contenenti alti livelli di cloro da parte delle industrie.
Giovedì il governo di Varsavia ha riferito la scoperta di alghe tossiche in campioni d'acqua prelevati dall'Oder, facendo supporre che sia stata la fioritura di un'alga dorata a provocare la morìa. Questi microrganismi sono letali per pesci e vongole, ma non per l'uomo. Solitamente proliferano in ambienti salmastri, ma le alte temperature potrebbero avere reso anche il grande fiume un ambiente favorevole alla loro diffusione.
Ormai un mese dall'inizio del disastro
I residenti e i pescatori polacchi avevano segnalato i primi casi di morìe di pesci alla fine di luglio. Le autorità tedesche accusano il governo polacco di non averle informate con sufficiente anticipo.
L'Oder è uno dei fiumi più grandi dell'Europa centrale e scorre principalmente in Polonia, ma anche in parte della Repubblica Ceca e della Germania.