Donald Trump merita la procedura di messa in stato di accusa (impeachment), la quarta nei 243 anni di storia statunitense. È questa la conclusione del rapporto della commissione intelligence della Camera, che sottolinea come il presidente americano abbia "ostruito la giustizia" e "abusato del suo potere" sollecitando "l'interferenza di un governo straniero, quello dell'Ucraina, per trarre vantaggio nella sua rielezione", mettendo così "i suoi interessi politici e personali al di sopra di quelli degli Stati Uniti". Una campagna "durata mesi" che ha coinvolto il vicepresidente Mike Pence, il segretario di stato Mike Pompeo, il chief of staff Rick Mulvaney e altri alti dirigenti.
Il rapporto arriva nel pieno del vertice NATO a Londra, dove il presidente duella aspramente con Emmanuel Macron e gli alleati senza dimenticare il fronte interno: "E' una bufala, penso che ciò che i Democratici hanno messo in scena sia molto antipatriottico", denuncia, attaccando come "pazzo e malato" il presidente della commissione intelligence Adam Schiff, che finora ha condotto le udienze.