Entro la fine di luglio saranno fornite alla Svizzera 8,1 milioni di dosi di vaccini già omologati. E se altri verranno autorizzati, la quantità potrebbe aumentare considerevolmente. È quanto ha anticipato oggi il Consiglio federale, in conferenza stampa a Berna, soffermandosi sulle prossime prospettive della campagna nazionale di vaccinazione. È inoltre attesa a giorni la decisione sull'omologazione in Svizzera del vaccino elaborato da AstraZeneca.
In Ticino 118 nuovi casi, 28 nei Grigioni. È il quadro più aggiornato sugli sviluppi della pandemia nei due cantoni, dove nelle ultime 24 ore non sono stati registrati ulteriori decessi a causa del Covid-19. Da rilevare in territorio retico il calo dei ricoveri, passati da 17 a 13. In Ticino, invece, il numero delle dimissioni ospedaliere, sempre fra ieri e oggi, ha superato quello delle ospedalizzazioni: 7 a fronte di 5. A livello nazionale sono stati annunciati invece oltre 2'000 casi per il secondo giorno consecutivo e soprattutto ben 69 decessi. Di questi, però, 58 risalgono ai mesi scorsi.
Tornando al vaccino di AstraZeneca, esso risulta efficace al 76% nel prevenire casi di COVID-19 sintomatici e al 100% nell'evitare infezioni gravi. Questo secondo l'analisi da parte dell'azienda delle sperimentazioni di fase III negli Stati Uniti (dove non è ancora omologato). Il regolatore del settore americano aveva dato 48 ore di tempo all'azienda farmaceutica britannico-svedese (che collabora con l'Università di Oxford) per aggiornare dati che riteneva obsoleti. Ad AstraZeneca già la primavera scorsa Washington aveva ordinato 300 milioni di dosi, molte di più di quelle inizialmente richieste ai produttori dei tre vaccini poi autorizzati nel paese, quelli di Moderna, Pfizer/BioNTech e Johnson & Johnson.
Daniela Falconi, Fabio Dotti, Stefano Pongan, Diego Moles, Simone Fassora