Anche gli ultimi dati epidemiologici danno la misura della minore incidenza delle infezioni da coronavirus in Svizzera e diminuiscono anche ricoveri e decessi. Fra lunedì e martedì i nuovi casi accertati sono stati 1'240. A titolo comparativo, martedì scorso erano stati recensiti 1'375 ulteriori contagi. Intanto sono più di 447'000, come segnala sempre l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), le nuove vaccinazioni effettuate nell'arco di una settimana, fra il 10 e il 16 maggio. La situazione è ritenuta confortante dagli esperti della Confederazione e secondo il direttore della task force scientifica nuovi allentamenti sono possibili.
Nel mondo si fa sempre più urgente la necessità di un maggiore sostegno, sul piano delle vaccinazioni, alle nazioni più sfavorite. Va in questo senso l'appello lanciato all'UE e al G7 dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e dall'UNICEF per un incremento delle dosi donate ai Paesi più sfavoriti nel quadro del programma internazionale Covax.
Già in giugno, infatti, potrebbero mancare a Covax 190 milioni di dosi di vaccini, per rapporto ai volumi inizialmente previsti. Ma "si può colmare il ritardo", se i Paesi in grado di farlo procederanno alle necessarie donazioni, ha sottolineato Bruce Aylward, responsabile del dossier Covax presso l'OMS.
La situazione permane intanto grave in numerosi Paesi. Come in India, dove il numero delle contaminazioni è ormai nell'ordine di più di 25 milioni di casi. E il bilancio delle vittime si attesta a oltre 278'000 morti.
di Andrea Pasquot, Alex Ricordi e Diego Moles