La guerra dei Trent’anni, iniziata nel 1618 e conclusa nel 1648 con la Pace di Westfalia, provocata dal tentativo degli Asburgo di instaurare nel cuore dell'Europa uno Stato cattolico, fu la guerra più vasta e violenta fra le tante sin allora vissute dal continente europeo, dalla quale l’assetto che era stato proprio della Res publica Christiana uscì profondamente cambiato. Il sanguinoso conflitto visse diverse tappe e coinvolse ogni potenza del vecchio continente, dalla Spagna alla Svezia, dall’Inghilterra alla Francia. Ne parliamo con lo storico Massimo Firpo, professore emerito di storia moderna all’Università di Torino, autore di numerosi studi tra i quali ricordiamo gli ultimi libri: "Il processo inquisitoriale del cardinal Giovanni Morone", Libreria Editrice Vaticana; "Valdesiani e spirituali. Studi sul Cinquecento religioso italiano", Edizioni di Storia e Letteratura; "La presa di potere dell'Inquisizione romana. 1550-1553", Laterza, (con Fabrizio Biferali); "Immagini ed eresie nell'Italia del Cinquecento", Laterza, (con Germano Maifreda); "L’eretico che salvò la Chiesa. Il cardinale Giovanni Morone e le origini della Controriforma", Einaudi.
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