Tra tanti mezzi e linguaggi, il cinema (grazie alla forza evocativa dell’immagine e alla sua capacità di raccontare storie) non solo riesce a creare una forte empatia con il pubblico, ma emoziona e sensibilizza sulle emergenze del nostro tempo, chiamandoci all’azione.
Questo è il messaggio della rassegna, che nelle sue quattro tappe riflette sul volto del cambiamento climatico, sugli effetti e le soluzioni, sull’arte e la sperimentazione sulla crisi climatica e, infine, su come rinnovare la narrativa. Natascha Fioretti ne ha parlato con la giornalista scientifica Clara Caverzasio, curatrice della rassegna.
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