È da poco uscito l’ultimo romanzo di Stephen King, “Holly”. Non che si tratti di una notizia epocale, visto che King pubblica più o meno un libro all’anno dal 1974. Quello che si può dire con una certa sicurezza è questo libro, come gli altri, venderà bene e sarà un successo. King è infatti uno dei romanzieri più di successo del mondo ormai da decenni, e con i suoi immaginari (perché non ne ha uno solo) ha raccolto intorno a sé schiere di milioni di fan che ne apprezzano lo stile, la straordinaria capacità narrativa e l’immaginazione.

Nel dibattito radiofonico si riflette sugli ingredienti di quel successo che vede Stephen King non sbagliare un colpo da 50 anni. E si ragiona sulla scrittura cosiddetta pop, sulla letteratura di consumo e su cosa rimanga oggi di quelle distinzioni un po’ elitarie, che la vorrebbero in subordine rispetto alla cosiddetta letteratura “alta”.

Ne parlano Lou Lepori, scrittore, drammaturgo, critico e corrispondente di Rete Due; e Luca Crovi, scrittore e critico specializzato in giallistica, direttore artistico del festival di Massagno “tutti i colori del giallo”.