Per la quarta puntata della serie, Paolo Borgonovo e il musicologo Marco Cosci, ricercatore presso l’Università di Pavia – Dipartimento di Musicologia e Beni Culturali, promettono avanguardie novecentesche, sonorità aspre, dodecafonie urticanti… A questo repertorio molti cineasti dai gusti raffinati hanno voluto ricorrere per aumentare la tensione nei film horror. C’è perfino il caso opposto: quello di un compositore tra i più dotti e cerebrali che scrisse un brano dodecafonico immaginando una scena di un film horror inesistente. Ma c’è anche Bach: l’apoteosi dell’ordine cosmico. Come può ispirare terrore? Scopriamolo insieme.
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