Il teatro è squisitamente arte effimera, destinata a lasciare tracce quasi esclusivamente nella memoria. Certo chi lo studia si appoggia a fotografie, video, testi che ne raccontano lo svolgimento o ne descrivono le intenzioni. Ma nulla di questi elementi è capace di restituire la forza e il potere di uno spettacolo e della sua interazione con il pubblico.
Cosa resta quindi del lavoro di un grande maestro del teatro? È attorno a questo interrogativo che si muove questa puntata di Charlot dedicata a Luca Ronconi uno dei grandi maestri della regia italiana del secondo novecento, scomparso il 21 febbraio di dieci anni fa.
Attraverso documenti d’archivio, collaboratori del lavoro del regista e la testimonianza di chi ne studia la poetica proprio grazie alle tracce nella memoria di chi ha vissuto o ha assistito a spettacoli che hanno marcato la storia del teatro – la collaboratrice storica Roberta Carlotto, il sound designer Hubert Westkemper, la scenografa Margherita Palli e le storiche del teatro Livia Cavaglieri e Donatella Orecchia - Charlot viaggia questa settimana nell‘universo ronconiano alla ricerca dei semi che ha regalato alla nostra contemporaneità.
Bibliografia disponibile nel SBT
Luca Ronconi, “Guerra ed estate”; a cura di Giovanni Agosti, Feltrinelli Editore, 2024
Luca Ronconi, “Prove di autobiografia”, a cura di Giovanni Agosti, Feltrinelli Editore, 2019.
“Regìa Parola Utopia: il teatro infinito di Luca Ronconi”, a cura di Roberta Carlotto e Oliviero Ponte di Pino, Quodlibet, 2021
“Il lavoro teatrale di Luca Ronconi: gli anni del Piccolo”, a cura di Nicholas Vitaliano, Mimesis, 2021
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https://www.rsi.ch/s/703915