Le popolazioni residenti sulle montagne alpine sono state per secoli unite da culture, tradizioni e stili di vita comuni. La demarcazione imposta dalla frontiera non è mai esistita o non è mai stata percepita dai residenti. Le Alpi insomma erano luogo d’incontro, comunicazione, scambio e transito di merci. Solo la nascita degli stati moderni porta a tracciare frontiere sulle carte e sul territorio. Osservando queste linee da una prospettiva differente da quella svizzera, ovvero osservando le frontiere settentrionali dell’Italia, si comprendono facilmente sia la complessità etnica, sociale e anche religiosa del mondo alpino, sia il differente rapporto tra governati e governanti, sia infine la delicata questione dell’identità nazionale. Il modo di delimitare la frontiera tra Italia e Svizzera è differente da quello che ha portato alla definizione della frontiera tra Italia e Austria. E questo porta oggi alla nascita di nuovi nazionalismi e movimenti favorevoli alla chiusura delle frontiere.
Con Roberto Roveda, storico e ricercatore, autore con Michele Pellegrini di “Il confine settentrionale, Austria e Svizzera alle porte d’Italia.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703596