Il leader supremo nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-In lo hanno attraversato insieme nelle due direzioni. Prima foto ricordo nella zona a ridosso del 38’ parallelo controllata dal governo della Corea del Nord, quindi programma ufficiale per entrambi nella parte sud. Un momento storico per la penisola coreana e per il mondo intero, anche perché i due paesi sono formalmente ancora in guerra dal 1953.
Ma se in Occidente quel confine sul 38’ parallelo è un segno sulla carta geografica, nella storia e nella cultura coreane da sempre è simbolo della contrapposizione tra nord e sud. Due realtà che hanno vissuto in modo quasi antitetico, condizione che ha costretto il popolo coreano a cercare con piglio addirittura ossessivo una propria identità. A questo si aggiunge il servilismo che da secoli si ritrova nei confronti delle grandi potenze straniere, dalla Cina alla Russia al Giappone e che ha spesso condannato i coreani a non essere in grado di decidere il proprio destino.
Con Maurizio Riotto, orientalista, docente di lingua e letteratura della Corea all’Università orientale di Napoli e autore di una nuova edizione di "Storia della Corea dalle origini ai giorni nostri", Giunti editore.
Prima emissione lunedì 14 maggio 2018
BIBLIOGRAFIA
Maurizio Riotto, "Storia della Corea dalle origini ai giorni nostri", Giunti editore
Steven Lee, "La guerra di Corea", edizioni Il Mulino
Corea la guerra sospesa. Perché tutti vogliono due coree", Quaderno speciale di Limes 2011
Limes, "Venti di guerra in Corea", settembre 2017
André Fontaine, "Storia della guerra fredda”, in due volumi. L’opera è divisa in "Prima della guerra di Corea" e "Dopo il conflitto nella penisola asiatica”, pubblicato da Il Saggiatore nel 1971
Federico Giuliani, "Corea del Nord, viaggio nel paese bunker", editore Mauro Pagliai
Andrea Goldstein, "Dalle macerie al successo economico di Seul", edizioni Il Mulino
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