Qualche anno fa, Pia Pera scrisse un romanzo intitolato “Il diario di Lo”. La Lolita di Vladimir Nabokov raccontava dal suo punto di vista la storia con Humbert Humbert. Dimitri Nabokov, titolare dei diritti, fece causa per indebita appropriazione di personaggio.
Ma la pratica della riscrittura, a partire da personaggi altrui, è antica quanto la letteratura. Enea era nell’”Iliade” di Omero, e viene ripreso da Virgilio nell’”Iliade”. William Shakespeare fu accusato di pavoneggiarsi con le piume altrui: rubava le storie dove le trovava.
Il web, la pratica delle “fan fiction”, l’autopubblicazione, stanno cambiando l’idea che abbiamo dell’autore, oltre che il rapporto tra chi scrive e chi legge. I lettori appassionati continuano le storie che hanno amato, o le modificano, e le fanno circolare, a volte con successo. Ne parliamo con Eleonora Benecchi, che insegna Culture digitali presso l’Istituto di media e giornalismo dell’USI, e ha appena pubblicato da Bompiani “Di chi è questa storia?”
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