Anche il sommo poeta si stupisce di saperlo all’inferno, in uno degli ultimi gironi. Dante sa benissimo che Branca Doria è ancora in vita al momento della scrittura della Divina Commedia, ma troviamo questo protagonista della vita politica genovese del XIII e XIV secolo nel XXXIII canto, tra i dannati che hanno tradito i famigliari. Perché non viene offerta a Doria nemmeno la possibilità di redimersi prima della morte? La figura ancora oggi domina strade e carruggi di Genova, si ritrovano – o almeno il viaggiatore ne è convinto – i segni della presenza di Branca Doria in numerosi punti del capoluogo ligure, dove l’ascoltatore è condotto dalla guida Marina Firpo, accademica, archivista della fondazione Conservatorio Fieschi e laureata in storia medievale, e Antonio Musarra, storico, saggista e ricercatore di Storia medievale all’Università di Roma
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