Una riedizione, dello scorso marzo, rende omaggio ad un album, la cui uscita risale al 2011, considerato per il Concerto per violino in re maggiore op. 77 di Johannes Brahms vera e propria incisione di riferimento. A farsene magistrale interprete è la virtuosa Isabelle Faust, con lei la Mahler Chamber Orchestra sotto la guida di Daniel Harding. Il violinismo di Faust è brillante, il suono adamantino e nitido. Ispirato in questo caso, come lei afferma nel booklet, alla personalità musicale di Joseph Joachim, fondamentale per comprendere i desiderata interpretativi dello stesso Brahms. L’insieme è particolarmente curato. La lettura in qualche misura “essenziale” ma tale da evidenziare una profonda comunione d’intenti tra solista e orchestra. D’altronde, “la sua performance è meravigliosamente proporzionata...mai grandiosa né inutilmente retorica, con la Mahler Chamber Orchestra che fornisce un supporto perfettamente dimensionato...” scrive il quotidiano britannico The Guardian. Il programma monografico prosegue con una coinvolgente lettura del Sestetto n. 2 in sol maggiore per archi, op. 36.