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La Recensione

Concerto della Filarmonica della Scala

Diretta da Riccardo Chailly, solista Alexander Malofeev

  • Courtesy: Filarmonica della Scala Ph: Gori
  • 17.05.2024
  • 25 min
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Di: Luisa Sclocchis 

Un felice ritorno al Piermarini ma anche l’inizio di una serie di date che lo vedranno impegnato in una breve tournée europea con La Filarmonica della Scala e Riccardo Chailly. Alexander Malofeev è stato l’acclamato protagonista del Concerto dello scorso 13 maggio della compagine orchestrale scaligera sotto la guida del suo direttore principale. Interpreti di un programma che ha previsto l’esecuzione del Concerto n. 1 in si bemolle minore per pianoforte op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij interpretato da Malofeev - la prima volta del giovane solista di origine russa su questo palco risale al 2017, allora poco più che quindicenne - e la Sinfonia n. 3 in do minore op. 44 di Sergej Prokof’ev, seguito del percorso di riscoperta della musica del compositore russo iniziato nel 2023 con le Sinfonie n. 1 e n. 7. Con il medesimo programma Chailly e Malofeev affiancano, come poc’anzi accennato, la Filarmonica in tournée la settimana successiva, per due date alla Smetana Hall di Praga, il 20 maggio, e alla Philharmonie di Lussemburgo, il 21 maggio. Malofeev, assoluto fuoriclasse degli ottantotto tasti, conquista le luci della ribalta della scena musicale internazionale affermandosi nel 2014 come Primo Premio al Concorso Čajkovskij per Giovani Musicisti. Da allora la sua carriera procede nella sua vertiginosa ascesa. Oggi è regolarmente ospite delle più prestigiose istituzioni musicali internazionali e invitato da kermesse musicali di grande rilievo come Verbier Festival, Festival International de La Roque d’Anthéron, Lucerne Festival, Tanglewood Music Festival e molti altri.

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