Gianfranco Salvatore, "Il chiaro e lo scuro", Argo editore
Il libro, a cura di Gianfranco Salvatore (ARGO, Lecce), raccoglie interventi di storici, linguisti, iconologi e musicologi attorno al pregiudizio ideologico rappresentato dal colore nero e aggiorna con dovizia di particolari inediti lo stato della ricerca sulla diaspora africana in Europa, documentata a partire dal Rinascimento. Dai testi, dalle partiture e dalle rappresentazioni pittoriche del tempo emerge come la figura del “musico nero” e della “schiava nera che balla” siano parte integrante del paesaggio sonoro dell’Europa Meridionale e assurgano a figure di primo piano in un genere umoristico come la canzone moresca, assai popolare nei paesi iberici e soprattutto a Napoli, dove la lingua usata è un pidgin afro-napoletano spesso infarcito di espressioni in kanuri, prima lingua africana a radicarsi nel Vecchio Continente. Anche per questa ragione il libro sottolinea la centralità di questo genere “chiaroscuro” alla luce degli emergenti studi transculturali.
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