Ascoltare le sonate e partite per violino solo di Bach dalla prospettiva del violoncello piccolo, che è un grande violino che suona un’ottava sotto, è molto affascinante e questa scelta interpretativa compiuta da Mario Brunello rende ancora più evidenti i loro legami con le suite per violoncello solo. La loro essenzialità è una fonte di puro piacere musicale e allo stesso tempo una riflessione sulla materia musicale stessa, che nel caso delle sonate e partite per violino è più ricca e variegata. Nel testo di presentazione del disco Brunello paragona la voce del violoncello piccolo a quella di un controtenore, e sottolinea come questo strumento fosse certamente noto a Bach e ampiamente diffuso fino alla metà del Settecento, grazie a un’arte della liuteria estremamente flessibile e ancora non standardizzata.
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