“Questo non è un ‘vecchio’ strumento, tu non sei un ascoltatore passivo, e io non sono semplicemente un interprete impegnato in un monologo”, scrive il clavicembalista Mahan Esfahani nella frase conclusiva della presentazione del suo nuovo disco dedicato a musiche di compositori contemporanei. In effetti il cembalo anche se ha secoli di storia alle spalle è uno strumento sempre moderno, o meglio atemporale, come mostrano queste pagine musicali molto diverse tra loro, scritte da compositori e compositrici di diversa nazionalità in un arco di tempo che dal 1960 arriva al 2018: Henry Cowell, Luc Ferrari, Tōru Takemitsu, Kaija Saariaho, Gavin Bryars, Anahita Abbasi.
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