Persephone è un progetto di Luigi Cinque, Stefano Saletti e Urna Chahar-Tugchi, presentato lo scorso 4 febbraio all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma poco dopo l’uscita del CD omonimo pubblicato da Materiali Sonori e già entrato al secondo posto nella World Music Charts Europe. Nel concerto, i tre artisti si sono avvalsi della collaborazione di due percussionisti di livello internazionale come Sanjay Kansa Banik e Giovanni Lo Cascio, la contrabbassista Silvia Bolognesi, collaboratrice dell’Art Ensemble of Chicago e il chitarrista e bassista Eugenio Saletti. Filo conduttore è il mito di Persefone che la studiosa Tiziana de Rogatis (Università per gli Stranieri di Siena) ha rievocato, evidenziandone l’attualità nell’opera di varie scrittrici contemporanee. Persephone attraversa stili e suoni del paesaggio sonoro con un orecchio teso a un passato arcaico radicato nel Mediterraneo e l’altro proteso a cogliere segnali dal mediascape contemporaneo dove poesia e nuove tecnologie s’incontrano con il jazz e la musica d’arte. Alle sonorità di base fornite dai due musicisti italiani (noti per la lunga frequentazione di un ambito sperimentale che comunica e si lascia ascoltare con diletto) la voce della vocalist mongola Urna, star internazionale della world music, aggiunge una terza dimensione in cui le suggestioni del mare nostrum convivono con il canto delle lontane steppe.
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