"Toda la vida, un día" di Silvia Perez Cruz, Sony Music Entertainment, Inc. (dettaglio di copertina)
La Recensione

Tutta la vita in un album con Silvia Perez Cruz

L’immortalità della musica

  • 04.12.2023
  • 22 min
  • Giordano Montecchi
  • silviaperezcruz.com
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Forse ha davvero ragione lei, Silvia Perez Cruz, quando canta «Las canciones son inmortales». Questa artista, cantautrice, attrice, danzatrice che oggi, nel mondo sempre incredibilmente fertile della canzone spagnola, occupa un ruolo di preminenza, lo dice e lo ripete più volte: «las canciones están hechas de una materia que no muere», le canzoni sono fatte di una materia che non muore. In effetti, pur fra mille metamorfosi, dall’antichità più remota a oggi gli uomini non hanno mai smesso di riversare la loro vita, i loro amori, le loro paure, le loro fantasie nei versi e nella melodia di una canzone. Il nuovo doppio album di Silvia Perez Cruz suscita un’impressione profonda per la sua immaginazione sonora sfrenata, che trasforma una ventina di canzoni in un affresco avvincente ed enigmatico in cui è riassunta l’intera esistenza umana. Il titolo è esplicito a riguardo: Toda la vida un día, e ce lo confermano la musica, le parole, un paesaggio sonoro e compositivo sorprendente, caleidoscopico, che muta dalla coralità al sussurro, dal melodramma alla ninna nanna, dalla vita alla morte e poi ancora alla vita, in un’idea di circolarità che già si annuncia nella copertina con solo un piccolo, semplicissmo cerchio. Tre anni di lavoro, 90 musicisti per un poema (“suite” è riduttivo) in cinque parti corrispondenti ad altrettanti momenti della vita: La flor, La inmensidad, Mi jardín, El peso, Renacimiento, a significare l’infanzia, la gioventù, la maturità, la vecchiaia, la nascita. Troppa ambizione? Chissà... Non per fare paragoni, ma la categoria del “pop” a questo album sta davvero troppo stretta. Non è certo la prima volta, si pensi a Bob Dylan, Leonard Cohen, Fabrizio de André, David Bowie... Anche qui i testi, i riferimenti, lo spessore, la musica, non si lasciano afferrare immediatamente, eppure scatta la fascinazione e allora ti ritrovi a riascoltare ancora e ancora.

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