Fino al 2003 poco si sapeva della schiavitù bianca nel Mediterraneo e più in generale della schiavitù mediterranea - non solo europea, ma anche africana - compresa tra il XVI.mo e il XIX.mo secolo.
È proprio in quell’anno che Robert C. Davis, allora docente al Dipartimento di Storia della Ohio State University, di cui è oggi professore emerito, pubblica il suo saggio “Christian Slaves, Muslim Masters”, Palgrave Macmillan, poi tradotto in francese, mai in italiano. Quel primo sguardo su un passato a lungo dimenticato, di cui è traccia giocosa nella letteratura per ragazzi - un passato che ci porta in mare tra corsari e pirati in guerra, pronti a fare razzia di uomini, donne e bambini sulle navi o sulle coste europee – o di cui è traccia nel teatro musicale di Mozart, Rossini, Verdi e altri compositori, quel primo sguardo ha mosso le acque e da allora gli studi storici sulla schiavitù mediterranea si sono moltiplicati. Oggi il prof. Davis, che ha continuato a pubblicare saggi sull’argomento, torna a parlare della sua pubblicazione. E lo fa nella lingua che ha accompagnato per anni i suoi studi negli archivi di numerose città italiane: l’italiano, appunto!
Libri presenti nel catalogo del Sistema bibliotecario ticinese (Sbt)
Davis, Robert C. Esclaves chrétiens, maîtres musulmans. L'esclavage blanc en Méditerranée (1500-1800). J. Chambon, 2006 (disponibile in Sbt tramite prestito interbibliotecario)
Lenci, Marco. Corsari: guerra, schiavi, rinnegati nel Mediterraneo. Carocci, 2007
Bono, Salvatore. Schiavi: una storia mediterranea (XVI-XIX secolo). Il Mulino, 2016
Bennassar, Bartolomé. I cristiani di Allah. Rizzoli, 1991
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https://www.rsi.ch/s/703609