“Penso di essere stato fortunato a vivere in questo secolo, pieno di problemi, sì, ma anche di bellezza, di umanità e di cose straordinarie”. Sono parole di Piero Angela a chiosa del sul bel libro, l’autobiografia “Il mio lungo viaggio”, edito da Mondadori. Un viaggio nella Storia e nelle storie in cui racconta i suoi oltre novant’anni di vita, di passioni e di professione. Considerato uno dei maestri della divulgazione scientifica, ha da poco compiuto 91 anni. Nella sua sterminata carriera, trascorsa per lo più in RAI, ha lavorato come corrispondente prima di diventare documentarista e conduttore di programmi televisivi sulla scienza e la cultura, mietendo successi e una crescente stima da parte del pubblico. Non c’è praticamente argomento di cui Angela non si sia occupato, dalla preistoria al corpo umano, dallo spazio all’economia, raccontando e facendo capire il mondo che abbiamo intorno e come funziona. Ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti e una decina di laure honoris causa, ha pubblicato quasi una quarantina di libri. Appassionato di musica, in particolare del jazz, sempre garbato, ma coerente, implacabile e rigoroso, coltiva la curiosità e il piacere della conoscenza con immutata freschezza. Nonostante l’anagrafe e qualche acciacco dell’età, Angela si sente giovanissimo tra i giovani, e continua a sorprendere e a fare progetti al passo con i tempi. Ne sono testimonianza il ciclo di conferenze da lui promosse al Politecnico di Torino sul tema “Prepararsi al futuro” rivolti a giovani studenti liceali e universitari. Ulteriore conferma del suo profondo senso civico, di impegno e dedizione al servizio pubblico.
Tiziana Conte l’ha incontrato in occasione di uno di questi incontri a Torino, sua città natale e da lui sempre molto amata, e ha raccolto questa lunga intervista che potremo ascoltare in due puntate.
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