Sin dal Medioevo, artigiani, mercenari e contadini, hanno lasciato le vallate retiche per tentare fortuna altrove. L'emigrazione si presenta in effetti come un leitmotiv della storia sociale ed economica dei Grigioni, ed ha contribuito in maniera determinante a plasmarne l’identità. All’interno di questo vasto movimento migratorio, un ruolo particolare lo hanno avuto i pasticcieri, caffettieri e liquoristi. La loro storia può essere considerata, malgrado tutto, uno dei capitoli più felici della secolare emigrazione grigionese. Finora si ha notizia di un migliaio di pasticcerie, caffè e esercizi affini aperti nei secoli passati da emigranti in tutta Europa. Spesso si trattava di rinomati centri della vita culturale e sociale cittadina. A partire dalla fine del Settecento, su tutto il continente si creò una fitta rete commerciale, fortificata da legami di parentela, nutrita generazione dopo generazione da forza lavoro proveniente dalle vallate, attiva e fruttuosa fino a Novecento inoltrato. Una rete nella quale trovarono posto anche molti grigionitaliani. Stimolati non ultimo dall’iniziativa di ricercatori e collezionisti privati, come Dolf Kaiser, archivi, musei e altre istituzioni pubbliche dei Grigioni hanno allestito delle collezioni di documentazione specializzate. Ed è proprio alla memoria di quest'emigrazione che dedichiamo l'odierna puntata di Laser; a raccolte pubbliche e private che, seppur con finalità e approcci diversi, cercano di recuperare e salvaguardare le numerose testimonianze ancora esistenti.
Pasticcieri grigionesi nel mondo
Laser 01.02.2010, 01:00
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