Ricongiungimento familiare
Laser

Un posto da chiamare casa

L’incertezza, l’attesa e le speranze delle famiglie di migranti

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Di: Monica Bonetti 

Alla fine di settembre, nell’ambito di una sessione straordinaria, diversi dibattiti sul diritto all’asilo hanno animato le aule parlamentari svizzere. Al Consiglio Nazionale è stata approvata, con una larga maggioranza borghese, la mozione UDC che chiede per alcune categorie di migranti, di impedire il ricongiungimento familiare. Gli Stati per ora non hanno confermato la misura e hanno rinviato il voto a dopo che una commissione preparatoria avrà approfondito il dossier, complesso sia dal punto di vista giuridico che da quello umano.

Questo Laser raccoglie le testimonianze di due famiglie di migranti, una curda e una afgana. Per entrambe l’incertezza e l’attesa hanno a lungo segnato la quotidianità. Per entrambe l’arrivo in Svizzera ha rappresentato la speranza di un futuro e la possibilità di ricongiungersi con le loro famiglie. Il cammino perché quella speranza diventi realtà però è lungo, almeno quanto lo sono i viaggi che quegli uomini, quelle donne e quei bambini hanno intrapreso per giungere - spesso a piedi - dai loro paesi al nostro.

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