“NOMEN OMEN”, un nome un destino, dicevano i latini. Fraternità francescana di Betania, un nome un destino, o meglio, un nome una vocazione. Tale denominazione, infatti, esprime chi sono e qual è il fine della loro vita, del carisma e la spiritualità della fraternità. Una delle 13 comunità di questa fraternità si trova nel villaggio di Rovio, borgo di circa 800 abitanti, che gode di una magnifica vista sul Lago di Lugano, e un retroterra che si spinge fino alla vetta del Monte Generoso.
Fondatore della fraternità francescana di Betania fu fra’ Pancrazio Nicola Gaudioso, frate cappuccino, figlio spirituale di Padre Pio che già negli anni ’70 insieme ad un gruppo di fedeli propose una vita impegnata sullo stile delle prime comunità cristiane. Ben presto si moltiplicano i gruppi di preghiera, in tutta Italia e all’estero, che fanno riferimento a questo stile. Le Fraternità sono ora istituti di Vita Consacrata in cui convivono in una comunità mista composta da fratelli e sorelle, sia chierici che laici, che si consacrano a Dio mediante i voti di castità, povertà ed obbedienza. “È sempre meglio avere l’impressione di camminare poco, ma assieme, che l’illusione di camminare molto, ma soli”, affermava Fra Pancrazio.
Tiziana Conte ha incontrato alcune sorelle e fratelli che vivono a Rovio e ha raccolto le testimonianze e il loro sguardo sul mondo.
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