Il territorio del Canton Ticino è oggi un laboratorio a cui guarda tutta la Svizzera, per le numerose sfide da affrontare in materia di sviluppo territoriale: patrimonio paesaggistico, flussi e invecchiamento della popolazione, mobilità sostenibile, sviluppo urbanistico, cambiamento climatico.
Come contrastare le isole di calore in città? Come promuovere una mobilità sostenibile a fronte della complessa morfologia del Ticino? Come progettare, in un territorio parcellizzato e prevalentemente in mano ai privati, dei quartieri cittadini che – sul modello di città come Ginevra e Zurigo – offrano abitazioni accessibili e di qualità, servizi, parcheggi collettivi, spazi verdi e per la collettività? E come creare presso la popolazione una maggiore cultura del territorio?
Non è facile. Il progetto di una cosiddetta Città-Ticino arriva dopo decenni di sviluppo urbanistico difforme e a tratti scellerato, di cui ancora oggi vediamo le conseguenze. Con l’entrata in vigore della Legge federale sulla pianificazione del territorio e con l’obbligo per i comuni ticinesi di ridurre le proprie zone edificabili, si apre oggi un’occasione fondamentale per promuovere in Ticino uno sviluppo centripeto e sostenibile e al contempo pianificare città più attrattive e vivibili.
Apre la puntata il Direttore della Divisione dello sviluppo territoriale e della mobilità del Dipartimento del territorio Martino Colombo.
Segue una tavola rotonda con il geografo Gian Paolo Torricelli, già direttore dell’Osservatorio di sviluppo territoriale dell’Accademia di Mendrisio, organo nato su mandato del Governo ticinese per monitorare il territorio della Città-Ticino; l’ingegnere e urbanista Sergio Rovelli, presidente di Planidea, studio di consulenza alla pianificazione territoriale, e l’architetta paesaggista Marta Buoro, collaboratrice scientifica dell’Istituto internazionale di architettura i2a, che promuove la cultura del territorio e forme di progettazione partecipata con la cittadinanza.
Scopri la serie
https://www.rsi.ch/s/703613