Considerato certamente un pioniere dell’esecuzione storicamente informata ma anche uno dei musicisti più dinamici e innovativi dell’odierno panorama internazionale. John Eliot Gardiner, direttore d’orchestra britannico, fondatore di acclamati ensemble vocali e strumentali come Monteverdi Choir, English Baroque Soloists e Orchestre Révolutionnaire et Romantique, rappresenta un riferimento interpretativo, indissolubilmente legato alla musica del periodo barocco e classico su strumenti d’epoca, certo, ma la cui discografia include un repertorio vastissimo che spazia dalla musica medievale a quella contemporanea. Energia, entusiasmo e piglio garbatamente ironico con cui dall’alto dei suoi 81 anni, egregiamente portati, ha regalato - durante un incontro col pubblico che ha segnato l’apertura della 41esima edizione del Monteverdi Festival Cremona - un interessante ritratto del “divino Claudio”. Occasione in cui anche noi lo abbiamo incontrato per domandargli della sua vita in musica, sempre al Ridotto del Teatro Ponchielli di Cremona. Città quest’ultima di cui dal 2023 è cittadino onorario, oltre che presidente onorario della Claudio Monteverdi Foundation.