Claudio Monteverdi
La Recensione

41esima edizione del Festival Monteverdi

Panoramica sulla giornata di apertura

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  • 21.6.2024
  • 25 min
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  • Musica
  • Arte e spettacoli
Di: Luisa Sclocchis

Una lunga giornata di omaggio al “divino” Claudio, ha segnato l’apertura del Festival Monteverdi giunto alla sua 41esima edizione. Lo scorso 14 giugno, infatti, Cremona, città dove nacque nel 1567, ha ospitato al Teatro Amilcare Ponchielli una prima giornata dell’attesa kermesse musicale. Iniziata, in mattinata, nel ridotto del teatro con un interessante incontro col pubblico di John Eliot Gardiner e terminata, in serata, con la rappresentazione de L’Orfeo con Francesco Corti, maestro al cembalo, alla guida de Il Pomo d’Oro e per la regia di Olivier Fredj. Nel cast i vincitori del Concorso internazionale di canto barocco CMC - Cavalli Monteverdi Competition - insieme al Coro Monteverdi Festival - Cremona Antiqua. Ma non solo al genio rivoluzionario e visionario, padre dell’opera lirica e del melodramma, sono dedicati gli oltre trenta appuntamenti compresi in cartellone. Protagonisti della musica del suo tempo, infatti, saranno alcuni dei più apprezzati interpreti del repertorio barocco tra cui il violinista Fabio Biondi alla guida di Europa Galante, Les Arts Florissants, ensemble fondato e diretto da William Christie, Voces Suaves, gruppo vocale svizzero, di Basilea, tra i più apprezzati per il repertorio rinascimentale e barocco, Les Musiciens du Prince diretti da Gianluca Capuano con la partecipazione di Cecilia Bartoli, per la prima volta a Cremona. Mentre l’anticipazione del Festival, a fine maggio, con il Vespro della beata Vergine, pietra miliare della produzione monteverdiana, ha visto protagonista l’Accademia Bizantina diretta da Ottavio Dantone, insieme al Coro del Centro di Musica Antica Ghislieri di Pavia.

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