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Gerusalemme d’oro e di ferro, breve storia della canzone israeliana: la play list di Na’ama Goldman (4./5) 

Breve storia della canzone israeliana, a cura di Paolo Borgonovo

  • 13.07.2021
  • 27 min
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Prima ancora di avere un proprio Stato, gli ebrei emigrati nella Palestina ottomana, provenienti da ogni angolo del mondo, hanno trovato un centro unificante nel recupero dell’antica lingua sacra della Bibbia, e hanno riportato l’ebraico da lingua liturgica a strumento moderno di comunicazione. Su questa base, e sulla condivisione della memoria della diaspora e dell’Olocausto, il popolo ebraico ha creato le prime basi per una cultura unitaria dello Stato di Israele. È un fenomeno complesso, controverso, e tuttora in fase di sviluppo, ma che non sarebbe stato possibile senza un repertorio musicale popolare: la canzone israeliana in lingua ebraica è legata a doppio filo al tentativo di uno Stato giovanissimo di agganciarsi ad un passato che non ha eguali nella storia delle culture. Pur nell’enormità del tema, Paolo Borgonovo ha raccolto qualche suggestione per farci avvicinare a un mondo così lontano e al contempo così vicino: cinque puntate che esplorano alcuni temi della canzone israeliana, dalle origini a oggi.

Na’ama Goldman è un giovane mezzosoprano israeliano: si è messa in luce con una “Carmen” di Bizet diretta da Daniel Oren a Masada nel 2012. Residente tra Tel Aviv e Berlino, oggi Na’ama è la nostra consulente musicale. Per questa quarta puntata della serie dedicata alla canzone israeliana, Paolo Borgonovo le ha commissionato una playlist di classici intramontabili e rilevanti per la storia della lingua e della cultura dello Stato di Israele: scopriamola insieme.

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