Un significativo rinvenimento accresce ulteriormente, in questi giorni di vigilia, l’interesse sul titolo d’opera protagonista del 7 dicembre scaligero, La Forza del destino di Giuseppe Verdi. Melodramma in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave che, in una nuova produzione scaligera per la regia di Leo Muscato che vedrà sul podio il direttore musicale Riccardo Chailly alla guida di Orchestra e Coro del Teatro alla Scala, insieme a, nei ruoli dei protagonisti, Fabrizio Beggi, Il marchese di Calatrava, Anna Netrebko, Donna Leonora, Ludovic Tézier, Don Carlo di Vargas, e Brian Jagde, Don Alvaro, segna l’inaugurazione della stagione d’opera 2024/25. Tra le iniziative di approfondimento sul tema, infatti, il recente incontro Il manoscritto ritrovato, presentazione del manoscritto del libretto della Forza del destino (1861) di Francesco Maria Piave, occasione in cui il Teatro alla Scala ha dato notizia del rinvenimento del manoscritto autografo, frutto del lavoro di Francesco Maria Piave e Giuseppe Verdi, della primissima versione del libretto dell’opera, risalente al 1861. Ottantacinque carte con filigrana, scritte a china con cancellature a matita rossa, non rilegate ma ben conservate. Tra le pagine versi, scritti, riscritti e variati che testimoniano la genesi dell’opera. Degna di nota l’indicazione «N.B. Deve conservarsi per provare con essa quanto faceva lavorare il Verdi per un libretto (vedasi cambiamenti)». La presentazione ha previsto gli interventi di Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore Artistico del Teatro alla Scala, Donatella Brunazzi, Direttrice del Museo Teatrale alla Scala, Laura Nicora, Cultore di Metodologia della Ricerca Bibliografica (Università di Pavia) e Raffaele Mellace, Consulente scientifico del Teatro alla Scala. Abbiamo, quindi, potuto rubare qualche battuta, nel Ridotto dei Palchi A. Toscanini, a due dei relatori, Laura Nicora e Raffaele Mellace…
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