Oggi, la storia

Due Old Glory su Iwo Jima

di Emilio Gentile

  • 26.03.2015, 08:05
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Marines che issano la Old Glory nel 1945

  • Keystone
02:53

OGGI LA STORIA 26.03.15

Oggi, la storia 26.03.2015, 07:05

Old Glory (letteralmente “Vecchia gloria”) è il nomignolo reverenziale col quale gli americani chiamano la bandiera degli Stati Uniti, oggetto di un culto patriottico celebrato anche da immagini artistiche e fotografiche. Forse la fotografia più famosa di Old Glory è quella scattata da Joe Rosenthal il 23 febbraio 1945, quando, durante la Seconda guerra mondiale, un gruppo di marines issò la bandiera americana sul Suribachi, un vulcano spento che sovrasta la piccola isola giapponese Iwo Jima. Erano i primi giorni di una furiosa battaglia, iniziata il 19 febbraio con lo sbarco di 71.000 marines sull’isola, presidiata da circa 20.000 soldati giapponesi trincerati in possenti fortificazioni. La fotografia rappresentava sei marines, uniti nello sforzo di sollevare un palo sul quale sventolava Old Glory. Inviata per radio-foto negli Stati Uniti, la fotografia di Rosenthal piacque molto al presidente Roosevelt, che ordinò il richiamo in patria dei sei soldati per onorarli. L’ordine giunse quando tre di loro erano già caduti in combattimento. Immediata fu anche la fama di Rosenthal, acclamato come un eroe nazionale: per la sua fotografia di Iwo Jima vinse il Premio Pulitzer, la sua immagine della bandiera sul Suribachi fu subito riprodotta in un francobollo e fu modello per il monumento alla battagli di Iwo Jima inaugurato a Washington il 10 novembre 1954.

Tuttavia non fu Rosenthal il primo a fotografare i marines che issavano la Old Glory sul Suribachi, né la scena da lui ripresa fu l’unico momento in cui la bandiera sventolò sul monte di Iwo Jima. In verità, quando i marines conquistarono la cima del vulcano e innalzarono Old Glory alle 10.35, la scena fu fotografata da un sergente dei marines Louis Lowery. La sua fotografia fu inviata per posta ordinaria e impiegò un mese per arrivare negli Stati Uniti. Di conseguenza, giunse prima la fotografia di Rosenthal, che non solo fu scattata un’ora dopo quella Lowery, ma riproduceva una scena simile alla precedente, con i marines che innalzavano il palo con una seconda Old Glory, più larga della prima. In verità, né la prima né la seconda Old Glory consacravano la vittoria. Infatti, la battaglia di Iwo Jima fu vinta dagli americani un mese dopo, il 26 marzo, a conclusione di feroci combattimenti, in cui perirono quasi settemila soldati americani e ventimila giapponesi, molti dei quali si suicidarono per non arrendersi. Quaranta anni dopo, reduci giapponesi e reduci americani tornarono sull’isola per commemorare – come recita la loro lapide – “i commilitoni vivi e morti che qui combatterono con coraggio e con valore, e assieme preghiamo affinché i nostri sacrifici a Iwo Jima siano sempre ricordati e mai più si ripetano.”

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