Oggi, la storia
Venerdì 06 novembre 2015 - 07:05
Oggi, la storia 06.11.15
Oggi, la storia 06.11.2015, 07:45
Il 29 ottobre del 1959 nasceva Asterix, protagonista della celebre serie a fumetti ideata da Albert Uderzo e da René Goscinny: per celebrare il cinquantesimo compleanno è stato pubblicato, il 22 ottobre, un album intitolato Il compleanno di Asterix e Obelix, il libro d’oro. Eroe nazional popolare di straordinario successo, Asterix è noto per le sue avventure in compagnia dell’inseparabile Obelix, sempre intenti alla difesa del loro piccolo villaggio gallico contro l’invasore romano, spesso sbeffeggiato e messo alla berlina per la sua grettezza e per la sua inettitudine.
Interpretato per lo più, oggi, come una satira caricaturale dei Francesi (un popolo presentato come litigioso e irascibile, ancorché ricco di vizi e di virtù), il fumetto di Asterix è però non di rado connesso a un’interpretazione in chiave patriottica: infatti, i Galli che lottano fieramente contro i Romani ricorderebbero in qualche modo la resistenza dei Francesi contro l’invasione tedesca proprio in un momento (il 1959) in cui fu eletto Charles De Gaulle, eroe nazionale e neo presidente della repubblica. Ma certo è che gli ideatori si ispirarono all’invasione storica che i Romani condussero nelle Gallie sotto l’egida di Gaio Giulio Cesare a partire dal 59 a.C.: lo suggeriscono in modo esplicito non solo l’ambientazione, ma anche la spassosa onomastica dei protagonisti. Asterix (“l’astro”), Obelix (“l’obelisco”, dato che porta spesso sulla schiena un menhir), Panoramix (il “panoramico”), Idefix (“l’idea fissa”) sono tutti nomi, come numerosi altri, che recano la traccia dell’elemento -rix, che in celtico indica il “re”, il leader, come in latino rex (da un’antica radice indoeuropea rintracciabile anche nell’antico indiano ràja, il “sovrano”). Come non pensare, allora, ai fierissimi capi delle tribù galliche che resistettero a Cesare, come Ambìorix, Cingètorix, Orgètorix e Vergingètorix? Proprio a quest’ultimo vollero alludere gli ideatori del personaggio di Asterix: Vercingetorìge, il quale fu protagonista della grande resistenza di Alesia, ultima roccaforte ad opporsi al disegno di conquista delle Gallie da parte di Cesare: una resistenza spezzata dalla potenza dei Romani, mai sopita però nell’immaginario collettivo dei Francesi, tanto da fare di Vercingetorìge il totem patriottico del “revanscismo” all’indomani della sconfitta contro la Prussia, nel 1870.
Un “revanscismo” che in qualche modo sopravvive anche nella garbata satira antifrastica di Asterix, il “re degli astri”, specie laddove l’acronimo SPQR (Senatus PopolusQue Romanus) viene sciolto in quell’ironico urlo di battaglia che recita così: «Sono Pazzi Questi Romani!».