Oggi, la storia

L’imperatore dell’Elba

di Emilio Gentile

  • 4 giugno 2015, 09:05
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Antoine Alphonse Montfort, Addii di Napoleone alla Guardia imperiale nel cortile du Cheval-Blanc del castello di Fontainebleau

  • Wikipedia
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Oggi, la storia 04.06.15

Oggi, la storia 04.06.2015, 07:05

Il 3 maggio 1814 sbarcava a Portoferraio, sull’isola d’Elba, un imperatore sconfitto ed esiliato dal paese dove non era nato, ma che era divenuto il teatro della sua sfolgorante ascesa, da giovanissimo ufficiale di carriera della monarchia borbonica, a giovane generale di un’armata rivoluzionaria, fino a diventare il fondatore di un impero repubblicano e un grande conquistatore di regni. Di famiglia toscana emigrata in Corsica, nato un anno dopo che l’isola era divenuta francese, Buonaparte era il suo cognome originario. Trasformato in Bonaparte intraprese la carriera militare sotto la monarchia di Luigi XVI di Borbone, per diventare poi ufficiale della Rivoluzione che istituì la repubblica della sovranità popolare e nel 1793 decapitò il Borbone. Infine, col solo nome di battesimo, Napoleone, divenne famoso nel mondo quando, coronato di vittorie militari. Il 9 novembre 1799 conquistò il potere, il 18 maggio 1804 si incoronò imperatore dei francesi e per dieci anni impose la sua egemonia in Europa. Poi, nel 1813, l’astro napoleonico fu travolto dalla sconfitta militare, conseguenza della sua sconfinata ambizione guerriera. L’uomo che aveva aspirato a creare un vasto impero continentale fu relegato dai monarchi vincitori a regnare su una piccola isola del Tirreno.

Il giorno stesso in cui Napoleone sbarcava sull’isola d’Elba, a Parigi tornava sul trono borbonico restaurato Luigi XVIII, fratello del re decapitato. L’antinapoleonico visconte di Chateaubriand ringraziò Dio per aver finalmente impedito “che un avventuriero potesse alterare l’ordine delle successioni dei re, farsi erede degli eroi e arraffare in un sol giorno le spoglie del genio, della gloria e del tempo.” E tuttavia, Luigi XVIII non poté riallacciare la catena dell’antico regime per restaurare la monarchia assoluta e i privilegi feudali. Il 4 giugno 1814, mentre nella sua piccola isola l’imperatore deposto conteneva appena la sua energia compressa, il re di Francia concesse una costituzione dai tratti liberali, con la quale sperava di riconquistare alla sua dinastia il consenso dei francesi. Ma appena nove mesi dopo, il re fuggiva precipitosamente da Parigi, perché i1 1 marzo del 1815 l’imperatore dell’Elba era sbarcato in Francia e in venti giorni, accompagnato dall’entusiasmo popolare, riconquistò il suo trono nella capitale. Napoleone iniziava la sua ultima avventura, un’avventura strabiliante, certamente, ma che si concluse in cento giorni, con la definitiva sconfitta dell’imperatore, relegato su una piccola isola nel mezzo dell’Atlantico. Mentre durò ancora un decennio il regno costituzionale di Luigi XVIII.

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