Oggi, la storia 05.05.15
Oggi, la storia 05.05.2015, 07:05
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A Palazzo Reale in piazza del Duomo di Milano sono al momento in corso due mostre allestite in occasione di Expo 2015. La prima, curata da Maria Teresa Fiorio e Pietro Marani, celebra il genio di Leonardo da Vinci. Si tratta della più grande mostra dedicata all’artista rinascimentale mai organizzata in Italia. Le prestigiose opere esposte, provenienti da musei di tutto il mondo, presentano la poliedricità del grande genio. La seconda mostra è intitolata Arte lombarda dai Visconti agli Sforza. Milano al centro dell’Europa ed è stata curata da Mauro Natale e Serena Romano. La rassegna, dedicata a una stagione straordinaria dell’arte lombarda, è caratterizzata da una ricchezza espositiva senza precedenti e presenta opere giunte a Milano per la prima volta dai maggiori musei del mondo.
Desidero soffermarmi brevemente sul periodo degli Sforza a Milano e in particolare sugli anni tra il 1482 e il 1500 in cui Leonardo da Vinci era presente nella città lombarda al servizio di Ludovico Sforza detto il Moro. Questo ambizioso regnante era comparso sulla scena politica milanese nel 1480, quando aveva assunto la reggenza del ducato di Milano per suo nipote ancora minorenne. Il Moro proveniva da una famiglia di usurpatori. Il padre Francesco, un brillante condottiero, si era, infatti, impossessato del ducato nel 1450 dopo la morte dell’ultimo duca della famiglia Visconti. Non essendo di origine nobile, il re del Sacro Romano Impero, a cui apparteneva il territorio del ducato, non gli conferì la legittimazione ufficiale. Ciononostante Francesco Sforza era riuscito a rimanere al potere. Edificò una corte sontuosa legittimando con la ricchezza e il fasto la sua posizione in realtà fragile. Suo figlio Ludovico il Moro, che più di tutti desiderava diventare legittimo duca di Milano, non lesinò gli sforzi per rimanere al potere. A 39 anni sposò la sedicenne Beatrice d’Este, appartenente a una delle più prestigiose case regnanti italiane, traendone grande prestigio. Rafforzò la sua posizione portando la corte milanese al massimo del suo splendore e favorendo una politica mirata in ambito artistico. Artisti d’eccezione accorsero nella città lombarda di ben 100'000 abitanti, tra i quali Bramante e appunto Leonardo da Vinci. Sono gli anni in cui l’artista vinciano dipinge l’Ultima cena nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Il Moro rimase al potere anche quando il nipote raggiunse la maggiore età e riuscì finalmente a ottenere, nel 1494 da Massimiliano I, l’investitura sul ducato di Milano. Il suo declino fu però rapido. Il re di Francia Luigi XII conquistò nel 1499 il ducato di Milano. L’anno successivo il Moro venne fatto prigioniero dai francesi e portato in Francia, dove morì nel 1508. Con l’occupazione dei francesi, anche Leonardo abbandonò Milano.